Vendita vini pregiati online

Vendita vini pregiati online
Cantina Michelotti
vendita vini pregiati online

Sul nostro shop online troverai una sezione dedicata alla vendita dei vini pregiati e rari.

Saper riconoscere e apprezzare i migliori e più pregiati vini italiani è un vanto non solo per gli esperti sommelier, ma anche per tutti gli appassionati, che amano degustare i vini pregiati. 

Avere una cultura e buone conoscenze della materia, significa bere sempre meglio.

L’Italia, con i suoi vigneti, offre una vasta gamma di vini pregiati da nord a sud. 

I vitigni più celebri, quelli noti in tutto il mondo, non sfuggono certo agli intenditori. Tra i vini pregiati italiani, troviamo sempre le denominazioni DOC e DOCG, e in alcuni casi anche le DOP, in linea con la recente normativa europea.

Praticamente, in ogni regione italiana si producono vini d’eccellenza, e le produzioni vitivinicole sono sempre più curate e promosse, anche in termini di comunicazione. 

I grandi rossi italiani

Alcune zone d’Italia, sono vere e proprie roccaforti dei rinomati vini rossi italiani. 

Si parte dalle splendide Langhe piemontesi, dove nascono il vitigno Nebbiolo e il Barolo, per arrivare alla Toscana con le produzioni del Sangiovese, che danno vita a Chianti e Brunello di Montalcino. 

Non possiamo dimenticare l’Amarone del Veneto, che proviene dalla Valpolicella.

La Toscana è una terra particolarmente adatta alla produzione di vini di particolare pregio: nel nostro catalogo troverai, ad esempio, il Solaia e il Tignanello, entrambi dei Marchesi Antinori.

Antinori è uno dei nomi più conosciuti nel mondo del vino, e Tignanello e Solaia sono da collocare nell’Olimpo dei vini italiani più conosciuti e più blasonati.
Tignanello e Solaia sono due vini speculari: il primo prevede l’80% di sangiovese ed il resto di cabernet, il secondo precisamente l’opposto.

Sono vini pregiati, talmente unici da avere ricevuto un appellativo quasi da “supereroi”, sono i Supertuscan.

I Supertuscan

I Supertuscan sono vini toscani che utilizzano vitigni internazionali tipici della zona di Bordeaux. 

Il termine “Super Tuscan” fu coniato per la prima volta dal giornalista inglese Nicholas Belfrage verso la metà degli anni Ottanta, ed è stato successivamente adottato dalla stampa; inizialmente, quella anglosassone, poi quella di tutto il mondo.

Questi vini particolari hanno avuto origine a causa di una certa perdita di prestigio dei vini toscani negli anni ’80, quando i produttori privilegiavano la quantità di produzione rispetto alla qualità del prodotto e a causa del famigerato scandalo del vino al metanolo del 1986. 

Questi due fattori hanno portato alcune cantine a cercare una loro personale rivalsa, allontanandosi dai disciplinari esistenti all’epoca.

Quando si parla della viticoltura in Toscana, il Sangiovese è senza dubbio il vitigno principale da cui derivano vini come il Chianti DOCG, il Vino Nobile di Montepulciano e il Brunello di Montalcino. Il Sangiovese rappresenta la tradizione, mentre i vini con un taglio bordolese rappresentano la modernità e l’apertura della Toscana verso i mercati internazionali per sfidare i grandi vini di Bordeaux.

Non è solo l’uso di vitigni internazionali a determinare la definizione di Supertuscan, ma anche i metodi di produzione che si ispirano alla vinificazione dei grandi vini di Bordeaux. L’invecchiamento in barrique, le botti di rovere di piccole dimensioni, è un passaggio quasi obbligato.

Uno dei primi Supertuscan ad essere creato fu il Tignanello nel 1971, prodotto da Piero Antinori e dall’enologo Giacomo Tachis, con un blend di Sangiovese, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Questo vino rivoluzionario ha aperto la strada a molte altre cantine, come quella del Marchese Incisa della Rocchetta, che ha dato vita al celebre Sassicaia.

È grazie al Sassicaia che i Supertuscan hanno ottenuto fama internazionale, soprattutto grazie alla famosa degustazione alla cieca in cui ha trionfato sopra i rinomati vini francesi. Secondo Robert Parker, il Sassicaia 1985 potrebbe essere il miglior vino degli ultimi cinquant’anni, diventando un vino leggendario che ha aiutato tutte le aziende vinicole di Bolgheri a conquistare i mercati internazionali.

Il Sassicaia è sicuramente, tra i vini pregiati, uno tra i primi che vengono in mente, sia agli esperti che agli appassionati.

Pregiato e squisito: il Sassicaia DOC della Tenuta San Guido

Il Sassicaia è un vino DOC, a denominazione di origine controllata, che viene prodotto con uve che sono almeno all’85 per cento uve di Cabernet Sauvignon e al 15 per cento uve Cabernet Franc.

La sua unicità sta nel fatto che viene prodotto, in esclusiva, nell’azienda vitivinicola Tenuta San Guido, che è proprietaria di tutti i vigneti di questa zona delimitata dalla DOC.

Lo stile di vinificazione del vino Sassicaia parte dal Cabernet e dall’uso delle barriques, che negli anni Sessanta fu innovativo per l’Italia ma si diffuse, col tempo, in tutto il territorio nazionale – la prima vigna del Sassicaia dell’epoca, infatti, è considerata la vera culla del Cabernet italiano.

Questo famosissimo vino rosso che, se all’inizio non conobbe una grande diffusione, ebbe dagli anni Settanta molti seguaci, che riconobbero col tempo le doti del vino Sassicaia, come un vino di grande levatura che col tempo trasforma i suoi difetti in virtù, con un’anima nobile e una storia che parla di un terreno speciale.

Tratto da: https://www.degustibuss.it/vino-sassicaia-perche-e-cosi-pregiato/ 

La storia dei vigneti Sassicaia

La storia della coltivazione di questo vino risale agli anni Sessanta, quando si decise di iniziare la produzione su un terreno sassoso, che ogni anno riporta in superficie nuovi frammenti di pietra dal sottosuolo. È da qui che prende il nome del territorio, conosciuto come Sassicaja fin dall’Ottocento e che ha dato i suoi frutti con i vigneti del marchese Leopoldo Incisa della Rocchetta.

A partire dal 1968, il vino Sassicaia fece il suo ingresso sul mercato. 

vendita vini pregiati: Bolgheri Sassicaia

Un prodotto unico, frutto degli studi condotti dal marchese Incisa sui vitigni Cabernet Sauvignon e Cabernet Gris, innesti preziosi provenienti dalle tradizioni del Bordeaux.

Un vino bordolese su un terreno sassoso in Toscana: una scommessa vinta nella Tenuta di San Guido, grazie anche alle intuizioni di Incisa, che riconobbe la somiglianza morfologica tra questa zona e il terroir di Graves, nelle vicinanze di Bordeaux.

È in questo campo di Castiglioncello, che successivamente diventerà l’Oasi di Bolgheri, che trovarono le radici delle piante di Cabernet, che diventeranno uno tra i più famosi vini pregiati, che tutti cercano.